La valorizzazione dei rifiuti per ridurre l’impatto ambientale

Qualunque attività umana – da quella domestica a quelle di natura produttiva – comporta la produzione di rifiuti: raccoglierli e differenziarli, è la chiave per tutelare al meglio l’ambiente.

L’emergenza ambientale e lo sfruttamento delle risorse del pianeta

Mai come di questi tempi, la necessità di ridurre in maniera importante l’impatto delle attività umane è diventata impellente: l’uso indiscriminato delle materie prime messe a disposizione dalla Terra e la produzione di rifiuti sta mettendo a dura prova il nostro ambiente. Fortunatamente, con piccoli gesti quotidiani è possibile dare un contributo per salvaguardare l’ecosistema: la pattumiera per la raccolta differenziata è un esempio tangibile di come, tramite una corretta raccolta dei rifiuti, è possibile contenere lo spreco di materie prime e di energia.

In effetti, lo smaltimento indiscriminato dell’immondizia – senza una valorizzazione dei singoli materiali – è responsabile di uno spreco incredibile di risorse, nonché dell’aggravamento del problema climatico a causa delle emissioni inquinanti derivanti dalla combustione dei rifiuti. Se già dalla propria abitazione si provvede ad evitare che i rifiuti finiscano tutti all’inceneritore evitando di riporli in un solo sacco, è possibile interrompere un circolo vizioso e promuovere un ciclo del riuso delle materie prime sostenibile, nonché una filiera della spazzatura breve e razionale.

Del resto, il percorso dei rifiuti urbani comincia proprio nelle nostre abitazioni e nelle nostre aziende, o comunque, là dove il consumo di beni comporta la produzione di scarti che devono essere poi necessariamente smaltiti. Perché non promuovere sin dal primo gesto personale una maggior consapevolezza di non gettare ogni cosa senza differenziarla?

Perché i rifiuti devono essere smaltiti e riciclati correttamente?

Un po’ in tutto il mondo, nel corso degli ultimi anni, si sono manifestati tutti i limiti e le conseguenze di un modello di sviluppo che ha posto al di sopra di ogni altra considerazione quella relativa alla produzione a tutti i costi. Il consumo massiccio di risorse ha portato ad un depauperamento eccessivo dell’ecosistema, nonché ad un calo vertiginoso della biodiversità, dovuto ad esempio a deforestazioni selvagge, attività di pesca scriteriate e tanto altro ancora. Non da ultimo, poi, anche la produzione e lo smaltimento disorganizzato e superficiale dei rifiuti ha causato inquinamento e distruzione di ecosistemi unici, con conseguenze negative anche a livello climatico.

Tante attività antropiche hanno contribuito a realizzare questo quadro desolante, ma in modo particolare, non valorizzare correttamente la spazzatura – anche nel nostro paese – ci ha condotti a compiere veri e propri disastri ecologici. Discariche riempite in modo inverosimile con rifiuti di ogni tipo – che hanno stravolto anche il paesaggio – sono la dimostrazione di come non si debba smaltire l’immondizia, perdendo occasioni uniche per valorizzare tante materie prime rinnovabili. La necessità di realizzare un modello di economia circolare, dove si producono quantità infinitesimali di rifiuti da smaltire, è l’obiettivo dell’intera umanità per evitare un disastro ambientale completo su scala planetaria. Le cui conseguenze, tutt’altro che miti, andrebbero ad abbattersi su tutto il genere umano, soprattutto se non si cominciasse ad adottare comportamenti virtuosi – e semplici – come con lo smaltimento differenziato dei rifiuti.

Valorizzare le materie prime per l’ecosostenibilità

Perché, ad esempio, bisognerebbe sotterrare sacchi dell’immondizia che contengano vetro, ferro, acciaio, alluminio, legno e plastica? Un approccio di questo tipo, oltre ad essere irrazionale e ingiustificabile da un punto di vista scientifico, riflette tutti i limiti di un atteggiamento pigro e miope della nostra società. Non esistono soluzioni facili a problemi complessi: gettare un sacco dell’immondizia senza preoccuparsi del contenuto dello stesso, ignorando le conseguenze di questo gesto, significa chiudere gli occhi di fronte alle richieste di aiuto dell’ecosistema.

Il legno riciclato può dare vita a nuove fibre, utilizzabili per creare pannelli o carta. Il vetro, allo stesso modo, può trovare un nuovo uso dopo esser stato lavato e tritato. I diversi metalli possono essere valorizzati per creare nuovi prodotti, così come la plastica può essere recuperata per produrre altri oggetti ed evitare che finisca nei corsi d’acqua, nei laghi, mari ed oceani. Perché non cominciare a fare qualcosa di utile per il nostro ambiente?